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DIISOCIANATI: formazione obbligatoria entro l’estate

diisocianati sono un gruppo molto ampio di composti chimici caratterizzati dalla presenza di due unità di cianati ed un’unità di idrocarburi alifatici o aromatici; essi sono classificati in modo armonizzato come sensibilizzanti delle vie respiratorie di categoria 1 e come sensibilizzanti della pelle di categoria 1.

La sensibilizzazione respiratoria da diisocianati è ritenuta particolarmente grave, irreversibile e invalidante; essa si sviluppa con modalità imprevedibili – vale a dire senza una precisa latenza o correlazione tra intensità dell’esposizione e comparsa degli effetti – ed anche il contatto cutaneo può contribuire. I diisocianati organici maggiormente in uso non sono molecole particolarmente volatili, ma lo diventano in processi di nebulizzazione e schiumatura o in applicazioni a caldo, originando assorbimento per via inalatoria e attraverso la cute esposta.

I prodotti che possono contenere diisocianati sono moltissimi, in particolare tutti i composti poliuretanici che possono essere presenti in resine bicomponenti, adesivi, sigillanti, rivestimenti, schiume, vernici e pitture: l’ambito applicativo di queste formulazioni può spaziare dalle carrozzerie (vernici e adesivi a base poliuretanica), a molte lavorazioni dell’edilizia (sigillanti, isolanti, adesivi, vernici, … a base poliuretanica), alla produzione di mobili (in particolare di imbottiti, attraverso le schiume poliuretaniche) o di componentistica per l’automotive.

Sulla scorta di queste evidenze medico scientifiche, da agosto 2020 con la pubblicazione della modifica del Regolamento REACH (entrato in vigore nel 2006), è stata introdotta all’interno dell’allegato XVII la Restrizione n.74 relativa all’utilizzo dei diisocianati, in base alla quale tutti i lavoratori che utilizzano prodotti contenenti diisocianati in una concentrazione superiore allo 0,1% in peso, sia in ambito professionale che industriale, sono obbligati a frequentare uno specifico corso di formazione con cadenza quinquennale entro il 24 agosto 2023. Il programma prevede un modulo di formazione generale e eventuali moduli intermedio ed avanzato per alcuni specifici utilizzi.

A partire dal 24 febbraio 2022, un avviso sulla necessità di formazione viene già incluso nel layout del contenitore o sull’etichetta del prodotto: «A partire dal 24 agosto 2023 l’uso industriale o professionale è consentito solo dopo aver ricevuto una formazione adeguata».

 

COSA SONO I DIISOCIANATI?

Con il termine diisocianati si intende un gruppo di composti chimici piuttosto ampio realizzati dall’unione di due unità di cianati (gruppo -N=C=O) con altri gruppi chimici.

In base alla loro struttura e al “peso” delle loro molecole, i diisocianati possono essere più o meno volatili, ma mediamente non si tratta di composti molto volatili se si trovano a temperatura ambiente.

Si tratta di composti piuttosto reattivi, risultano irritanti per tutte le vie di esposizione (cute, occhi, vie respiratorie) e sono anche dotati di una certa tossicità. Sono in grado di sensibilizzare i tessuti attraversati causando sia dermatiti che, soprattutto, sensibilizzazione respiratoria in forma ritenuta particolarmente grave, irreversibile e invalidante.

DOVE SI TROVANO I DIISOCIANATI?

I diisocianati si trovano all’interno di tantissimi prodotti, in particolare per la produzione di poliuretani e vengono manipolati pertanto in numerosi contesti lavorativi.

Il Regolamento (UE) 2020/1149 volutamente non contiene uno specifico elenco di sostanze per le quali, in caso di utilizzo, sia necessario essere formati in modo tale da rimanere valido anche in caso di progresso tecnologico e di nuove formulazioni.

Di seguito cerchiamo di individuare le tipologie di prodotti che generalmente contengono diisocianati e dove è possibile trovarli, ricordando che l’elenco è riportato a solo titolo indicativo e non esaustivo:

  • Schiume rigide: utilizzate per l’isolamento termico di edifici, frigoriferi, impianti di surgelazione, tubazioni e serbatoi di stoccaggio; si trovano nei galleggianti, negli imballaggi, negli elementi di mobili, nelle scocche di macchine o elettrodomestici
  • Schiume flessibili: impiegate nei mobili per la casa (materassi, cuscini per divani, ecc), sedili per autoveicoli, imbottiture per diverse applicazioni industriali, tessuti laminati
  • Schiume strutturali a pelle integrale, semirigide e a bassa densità: si trovano in elementi interni dei veicoli (volante, poggiatesta, ecc), in elementi di arredo, in articoli sportivi (sci, tavole da surf, ecc)
  • Elastomeri: impiegati per la produzione di suole per scarpe, pannelli di carrozzeria per veicoli, rulli e ruote dentate, nastri trasportatori, sigillanti per l’edilizia e l’industria automobilistica, fibre
  • Materiali di rivestimento: trovano impiego nella produzione di adesivi, vernici, stucchi, riempitivi, nastri adesivi
  • Prodotti non poliuretanici: i diisocianati sono utilizzati, ad esempio, come leganti per la realizzazione di pannelli truciolari o per la realizzazione di stampi in sabbia per fonderie e per la produzione di schiume poliureiche a bassissima densità impiegate per la realizzazione di materiali di imballaggio.

QUALI ATTIVITÀ SONO COINVOLTE?

Tutti i lavoratori, dipendenti o lavoratori autonomi o datori di lavoro, che nell’ambito della propria attività lavorativa manipolano sostanze contenenti diisocianati (per usi industriali e professionali) in concentrazione superiore allo 0,1% devono possedere un attestato relativo alla formazione sul corretto uso dei diisocianati.

Visto l’elevato numero di tipologie di materiali che contengono poliuretani, sono davvero estesi gli ambiti applicativi quali ad esempio: produzione di componenti per le automobili, nelle carrozzerie, molte lavorazioni nel settore edilizia e affini (impiantisti, carpentieri, cappottisti, serramentisti, ecc), nella produzione di mobili, di materie plastiche per i più svariati usi.

 

COME CAPIRE SE SI È SOGGETTI AGLI OBBLIGHI DI FORMAZIONE?

Il primo passo da compiere è verificare l’etichetta e/o la scheda di sicurezza delle sostanze e dei prodotti che si utilizzano nell’ambito della propria attività lavorativa. Nel caso in cui emerga la presenza di diisocianati in percentuale superiore a 0,1% e non sia possibile sostituire il prodotto con uno con percentuale inferiore, è necessario adempiere agli obblighi di formazione introdotti dal Regolamento (UE) 2020/1149.

 

FORMAZIONE BASE – 2 ORE

È rivolta ai lavoratori che, in vario modo, utilizzano i diisocianati ( per usi industriali e professionali ) in concentrazione superiore allo 0,1%

FORMAZIONE INTERMEDIA – 3 ORE

È rivolta a coloro che effettuano:

  • manipolazione di miscele all’aperto a temperatura ambiente (compresi tunnel per la produzione di schiuma);
  • applicazione a spruzzo in cabina ventilata;
  • applicazione con rullo;
  • applicazione con pennello;
  • applicazione per immersione o colata;
  • trattamento meccanico successivo (ad esempio taglio) di articoli non completamente stagionati che non sono più caldi;
  • pulitura e rifiuti;
  • qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione.

FORMAZIONE AVANZATA – 4 ORE

È rivolta a coloro che effettuano:

  • manipolazione di articoli non completamente reagiti (ad esempio, appena reagiti, ancora caldi);
  • applicazioni per fonderie;
  • manutenzione e riparazioni per le quali è necessario accedere alle attrezzature;
  • manipolazione all’aperto di formulazioni calde o bollenti (> 45 °C);
  • applicazione a spruzzo all’aperto, con ventilazione limitata o esclusivamente naturale (anche in grandi capannoni industriali) e applicazione a spruzzo ad alta pressione (ad esempio schiume, elastomeri);
  • qualsiasi altro uso con un’esposizione simile per via cutanea e/o per inalazione.

 La formazione sui Diisocianati deve essere rinnovata con periodicità quinquennale.